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La grotta di Charkadio è il luogo più importante al mondo se parliamo dell’abbondanza di materiale paleontologico inerente gli Elefanti Pigmei che vivevano in Europa. Gli scavi, eseguiti dal Dipartimento di Geologia Storica e Paleontologia dell’Università di Atene, sono iniziati nel 1971 e continuano ancora adesso (Symeonides 1972, Ba.C.hmayer et al., 1976, 1984, Theodorou 1983, 1984, 1988, Theodorou et al., 1997). Questi scavi hanno portato alla luce una fauna molto ricca e diffusa di Elefanti Pigmei fossili.

La grotta di Charkadio è il luogo più importante al mondo se parliamo dell’abbondanza di materiale paleontologico inerente gli Elefanti Pigmei che vivevano in Europa. Gli scavi, eseguiti dal Dipartimento di Geologia Storica e Paleontologia dell’Università di Atene, sono iniziati nel 1971 e continuano ancora adesso (Symeonides 1972, Ba.C.hmayer et al., 1976, 1984, Theodorou 1983, 1984, 1988, Theodorou et al., 1997). Questi scavi hanno portato alla luce una fauna molto ricca e diffusa di Elefanti Pigmei fossili.
In particolare N. Symeonidis, professore di geologia e paleontologia presso l’Università di Atene, ha fatto visita a Tilos nel novembre 1971 per studiare le ossa ed i crani umani rinvenuti nel golfo di San Antonios. Questi reperti provenivano da esseri umani sepolti nella sabbia costiera durante la preistoria. Durante la sua visita nelle grotte dell’isola, egli scoprì oltre 15.000 ossa fossili di oltre 40 Elefanti Pigmei, alti dai 120-150 cm e appartenenti alla specie Palaeoloxodon Antiquus Falconeri BUSK.

Gli elefanti hanno vissuto sull’isola negli ultimi 50.000 anni e sono scomparsi 3.700 anni fa. Queste date rivelano che questi rappresentavano gli ultimi elefanti in Europa. La loro scoperta è stata giudicata particolarmente importante dal punto di vista paleontologico e geologico.

Oltre ai fossili di Elefante Pigmeo, nella grotta di Charkadio sono stati rinvenuti fossili e ossa di altri mammiferi come cervi, tartarughe e piccoli mammiferi, nonché schegge di zanne probabilmente usate come utensili. Recenti scavi, condotti nel luglio 2000 e nel luglio 2001, hanno rivelato per la prima volta resti di scheletri di Elefanti Pigmei, in particolare di zampe (anteriori e posteriori) e vertebre provenienti da animali giovani e adulti.

Un fattore importante che ha contribuito all’evoluzione ed alla scomparsa degli Elefanti Pigmei, sembra essere il grande cambiamento delle dimensioni dell’isola durante il Pleistocene, principalmente attribuita ai cambiamenti del livello del mare e ai vulcani.

Gli scavi condotti finora hanno portato alla luce circa 10.000 parti di scheletri di Elefanti Pigmei. Questo materiale costituisce solo il 30% di quanto estratto dalla grotta, il resto non è stato ancora estratto. Gli scavi non si sono fermati e si prevedono risultati importanti ed insoliti per l’Egeo.

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